Presepe
Le prime fonti per la raffigurazione del presepe sono i 180 versetti dei Vangeli di Matteo e di Luca, cosiddetti "dell'infanzia", che riportano la nascita di Gesù avvenuta al tempo di re Erode, a Betlemme di Giudea, piccola borgata ma sin da allora nobile, perché aveva dato i natali a re Davide. Molti elementi del presepe, però, derivano dai Vangeli apocrifi e da altre tradizioni, come il protovangelo di Giacomo.Il presepe (o presepio) è una rappresentazione della nascita di Gesù, che ha avuto origine da tradizioni medievali; inizialmente italiana, l'usanza di allestire il presepio è diffusa oggi in tutti i paesi cattolici del mondo.
Il presepe tradizionale è una complessa composizione plastica della Natività di Gesù Cristo, allestita durante il periodo natalizio; vi sono presenti statue formate di materiali vari e posizionate in un ambiente ricostruito in modo realistico. Vi compaiono tutti i personaggi e i luoghi della tradizione: la grotta o la capanna, la mangiatoia,dov'è posto Gesù bambino, i due genitori, Giuseppe e Maria, i Re Magi, i pastori, le pecore, il bue e l'asinello e gli angeli. La statuina di Gesù Bambino viene collocata nella mangiatoia alla mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre, mentre le figure dei Re Magi vengono avvicinate ad adorare Gesù nel giorno dell'Epifania. Lo sfondo può raffigurare il cielo stellato oppure può essere uno scenario paesaggistico. A volte le varie tradizioni locali prevedono ulteriori personaggi.
Esiste anche un altro modo per allestire il presepio: si tratta del presepe vivente, in cui agiscono persone reali; di origine medievale, ha avuto negli ultimi decenni in Italia una notevole diffusione.
La mia esperienza
Ho preferito riportare testualmente la descrizione di Wikipedia cui penso ci sia poco da aggiungere. Quindi vi domanderete perché questo blog?
Ritengo possa essere interessante aggiungere la mia esperienza personale che, mi auguro, sia arricchita con i commenti dei lettori che vorranno aggiungere le loro.
Già da qualche tempo dopo le polemiche del crocifisso nelle scuole ed in altri luoghi pubblici si parla di abolizione anche del presepe che offenderebbe la sensibilità di chi, non professandosi cristiano, ovviamente non annovera questa tradizione nella sua cultura. Purtroppo taluni ritengono di dover condividere questo approccio, a mio avviso totalmente inaccettabile in quanto chi decide di vivere in un territorio che ha radici, cultura e relative tradizioni diverse dalle proprie le deve comunque rispettare; questo non significa che non abbia la facoltà di mantere cultura e tradizioni di origine, senza peraltro volerle imporre alla popolazione del paese ospitante. Nessuno deve invece avere facoltà di impedire la manifestazione anche pubblica di tradizioi consolidate da secoli.
Io ho dei ricordi lontanissimi, ancora prima del periodo scolastico, del presepe in casa. In prossimità del S. Natale mio papà ogni anno costruiva una nuova capanna con cartone o legno che poi arricchiva con del muschio naturale ed alcune statuine essenziali. Diventato piú grandicello ricordo che aveva costruito e dipinto una bellissima capanna che avremmo poi riutilizzato anche in anni successivi. Inizialmente l'illuminazione, molto suggestiva, era fatta con delle candele mentre in seguito anche lui aveva acquistato e inserito l'illuminazione elettrica con le classiche ampolle multicolore. Il muschio che simulava i prati nei quali io e mio fratello avevamo iniziato ad aggiungere di anno in anno nuove statuine di pastori, di pecore, casette e pozzi di vario genere che richiedevano sempre piú spazio, era sempre rigorosamente naturale: mio papà si occupava per tempo della sua raccolta nei boschi ed essicazione.
L'allestimento del presepe aveva delle tempistiche prefissate nel periodo di Avvento ed alcune parti venivano messe nel rigoroso rispetto delle tempistiche della narrazione della venuta del Messia: la stella cometa si metteva lontano dalla capanna e poi con l'avvicinarsi dell'evento veniva spostata; il "bambinello" si poneva nella mangiatoia solo la notte di Natale e alla fine all'Epifania si aggiungevano i Magi coi loro doni ed i cammelli. Ancorché statico era quindi un presepe che veniva vissuto nell'arco delle settimane che precedevano la commemorazione della nascita di Gesú, sino alla sua venuta, e che alla fine (sempre con un certo dispiacere) si smantellava dopo il 7 di gennaio.
Già da qualche tempo dopo le polemiche del crocifisso nelle scuole ed in altri luoghi pubblici si parla di abolizione anche del presepe che offenderebbe la sensibilità di chi, non professandosi cristiano, ovviamente non annovera questa tradizione nella sua cultura. Purtroppo taluni ritengono di dover condividere questo approccio, a mio avviso totalmente inaccettabile in quanto chi decide di vivere in un territorio che ha radici, cultura e relative tradizioni diverse dalle proprie le deve comunque rispettare; questo non significa che non abbia la facoltà di mantere cultura e tradizioni di origine, senza peraltro volerle imporre alla popolazione del paese ospitante. Nessuno deve invece avere facoltà di impedire la manifestazione anche pubblica di tradizioi consolidate da secoli.
Io ho dei ricordi lontanissimi, ancora prima del periodo scolastico, del presepe in casa. In prossimità del S. Natale mio papà ogni anno costruiva una nuova capanna con cartone o legno che poi arricchiva con del muschio naturale ed alcune statuine essenziali. Diventato piú grandicello ricordo che aveva costruito e dipinto una bellissima capanna che avremmo poi riutilizzato anche in anni successivi. Inizialmente l'illuminazione, molto suggestiva, era fatta con delle candele mentre in seguito anche lui aveva acquistato e inserito l'illuminazione elettrica con le classiche ampolle multicolore. Il muschio che simulava i prati nei quali io e mio fratello avevamo iniziato ad aggiungere di anno in anno nuove statuine di pastori, di pecore, casette e pozzi di vario genere che richiedevano sempre piú spazio, era sempre rigorosamente naturale: mio papà si occupava per tempo della sua raccolta nei boschi ed essicazione.
L'allestimento del presepe aveva delle tempistiche prefissate nel periodo di Avvento ed alcune parti venivano messe nel rigoroso rispetto delle tempistiche della narrazione della venuta del Messia: la stella cometa si metteva lontano dalla capanna e poi con l'avvicinarsi dell'evento veniva spostata; il "bambinello" si poneva nella mangiatoia solo la notte di Natale e alla fine all'Epifania si aggiungevano i Magi coi loro doni ed i cammelli. Ancorché statico era quindi un presepe che veniva vissuto nell'arco delle settimane che precedevano la commemorazione della nascita di Gesú, sino alla sua venuta, e che alla fine (sempre con un certo dispiacere) si smantellava dopo il 7 di gennaio.
Nessun commento:
Posta un commento